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Giornata Mondiale dell’Osteoporosi (WOD) 2025

Il 20 ottobre torna la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, organizzata dalla International Osteoporosis Foundation (IOF), di cui Fondazione FIRMO è da vent’anni il referente in Italia.
Lo slogan che la International Osteoporosis Foundation (IOF) ha scelto per lanciare la Giornata di quest’anno a livello internazionale è: Per un mondo senza fratture da fragilità in cui una sana mobilità sia una realtà per tutti.
Scopo della giornata è sollevare l’attenzione pubblica una delle grandi sfide attuali, un nodo destinato a diventare ancora più grave e complesso nell’imminente futuro: l’osteoporosi, che definita da qualcuno “un’epidemia silenziosa”, può trasformarsi a breve in un problema ingestibile, anche a causa del progressivo innalzarsi delle aspettative di vita e all’ingresso nella terza età della cosiddetta generazione dei baby boomers.
Le fatture da osteoporosi, infatti, non solo causano sofferenza e talora invalidità permanente in chi ne è direttamente colpito, determinando un significativo abbassamento della qualità e dell’aspettativa di vita nei pazienti, ma originano anche problemi nei familiari preposti all’assistenza, con costi sanitari e sociali altissimi.
In preparazione alla Giornata, FIRMO ha organizzato per il 16 ottobre una Tavola rotonda dal titolo Mai più senza terapia dopo una frattura, che si terrà a Roma, nella Sala Perin del Vaga di Palazzo Baldassini, alla quale prenderanno parte i più noti specialisti, insieme ad esponenti del mondo politico, delle Istituzioni, delle Società scientifiche, e rappresentanze dei pazienti.
La Professoressa Maria Luisa Brandi, Presidente FIRMO, endocrinologa di fama mondiale, spiega quali sono gli scopi di questo evento: “Quello che dobbiamo affrontare prima di tutto è un problema di sensibilizzazione: la nostra battaglia contro l’osteoporosi non può essere condotta con la giusta efficacia se tutti gli stakeholders non coopereranno con la stessa determinazione, oggi invece il problema osteoporosi è ancora disatteso, in quanto sottodiagnosticato e sottotrattato. La risposta che dobbiamo dare al paziente fratturato è l’accesso allargato alla diagnosi e alle cure esistenti, sia per prevenire una prima frattura, sia per impedire il ripresentarsi di una nuova frattura dopo la prima.
Tutto ciò era già scritto nelle Linee guida sulle Fratture da Fragilità dell’Istituto Superiore di Sanità, ma ancora non è applicato nel nostro Paese. Sarà anche importante intercettare il rischio di osteoporosi in situazioni su cui spesso l’opinione pubblica non è sensibilizzata, come le fratture da fragilità in gravidanza, visto che l’opinione generale considera questa condizione come un problema che riguarda solo la solo la terza età. Saranno tutti temi caldi, su cui focalizzare le nostre energie nel 2026 insieme ai pazienti, tutte aree per le quali dobbiamo fare di più e per cui ci daremo delle scadenze su cui lavorare insieme”.

Data comunicato:
14/10/2025

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