Firenze, 25 marzo 2016
Ieri, 24 marzo 2016 è stato consegnato in Palazzo Vecchio a Firenze il Quarto Premio Giornalistico F.I.R.M.O. La vincitrice, Margherita de Bac, ha ricevuto l’onorificenza alla presenza di un folto pubblico di rappresentanti delle Istituzioni cittadine, di personalità della cultura e dell’informazione nazionale.
L’ambito premio, una preziosa scatola in argento cesellata dall’artigiano argentiere Pagliai, è stato consegnato da Sara Funaro, Assessore comunale, alla vincitrice, la Dottoressa Margherita de Bac, giornalista del Corriere della Sera.
All’apertura della cerimonia la Professoressa Maria Luisa Brandi, Presidente della Fondazione F.I.R.M.O., ha ricordato come nella sua attività la dottoressa de Bac abbia toccato, con la consueta precisione e sensibilità, numerosi campi della medicina, soffermandosi in particolare sul settore delle malattie rare. Questo interesse ha creato una particolare consonanza con l’attività di F.I.R.M.O. che, proprio quest’anno, nella ricorrenza del suo decennale ha potuto vedere la nascita del Laboratorio FirmoLab, dedicato alla ricerca nel campo delle malattie ossee rare.
Anche l’Assessore Funaro, all’atto della consegna, ha voluto ricordare quanto sia importante il prodigarsi nel campo delle malattie rare, un mondo contrassegnato da piccoli numeri che oltre ad essere importanti nella loro unicità, raggiungono cifre di rilievo nella loro somma complessiva. Ha poi sottolineato quanto, accanto alla serietà della ricerca scientifica, sia importante l’attività di chi in modo altrettanto serio, opera per la sua divulgazione.
Ha infine preso la parola la Dottoressa de Bac che, ricordando di aver improntato la propria attività professionale alla regola di fuggire lo scoop e vagliare con attenzione le notizie, ha spiegato come la sua attenzione al mondo delle malattie rare sia nata dal desiderio di farsi l’amplificatore di un mondo senza voce. Le tante storie di dolore e speranza non hanno potuto che trasformarsi in scritti, e poi in un blog, diventato un punto di riferimento per tante persone, e questo ha costituito la gratificazione più grande, sia dal punto di vista umano, sia professionale di una vita dedicata alla comunicazione.