Un Rapporto, promosso da Senior Italia Federanziani, ha riunito il parere di pazienti ed esperti nelle principali specializzazioni mediche, provenienti da 34 realtà tra Società Scientifiche e Associazioni. Nell’insieme i problemi rilevati sono molti, e vanno dalla scarsità di risorse e difficoltà di accesso a cure e prescrizioni, alla carenza di nuove tecnologie e alla scarsa programmazione territoriale. Ad esporre i problemi delle patologie osteoarticolari è stata chiamata la Professoressa Maria Luisa Brandi, che ha dichiarato: “La nostra mission come Fondazione Italiana di Ricerca sulle Malattie dell’Osso (Firmo) - è prevenire le fratture dovute alla fragilità, che sono circa 500 mila tra le persone anziane, con incidenza maggiore soprattutto tra le donne. Ciò contribuisce ad una spesa di due miliardi di costi diretti per la società, che diventano 15 miliardi se si considerano pure quelli indiretti. La mancata diagnosi impedisce al paziente di rientrare in percorsi di trattamento che migliorerebbero la sua qualità di vita. In più, grazie a dei particolari farmaci si potrebbero prevenire le fratture nei soggetti a rischio. È dunque difficile ottenere una diagnosi di osteoporosi. Questo per una mancata implementazione della carta di rischio, per la non applicazione della nota 79 dell’Aifa. In generale, trattiamo meno del 20% dei fratturati di femore”. Articolo tratto da: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?approfondimento_id=9722